Conversazioni sulla sicurezza: Parliamo di migrazione del controllo accessi con Matt Isgur del MIT
Migrazione del controllo accessi con Matt Isgur del MIT.
Al , ¨¨ il Senior Manager delle infrastrutture di protezione e sicurezza del campus.Il suo lavoro quotidiano consiste nel supervisionare le operazioni e le decisioni tecniche e strategiche dell'infrastruttura di sicurezza pubblica del MIT,che consiste in sistemi di videosorveglianza, controllo accessi, allarmi antintrusione e tutti gli altri sistemi, tecnologie e programmi relativi alla sicurezza fisica che contribuiscono alla protezione del campus.
Recentemente, abbiamo incontrato Matt per parlare di una vasta migrazione del controllo accessi che il MIT ha completato in tutti gli oltre 140 edifici del campus.Nelle domande e risposte che seguono, Matt racconta le problematiche legate alla gestione della vecchia tecnologia proprietaria di controllo accessi, come queste lo hanno motivato a passare alla sicurezza unificata e perch¨¦ Áú»¢¶·ÔÚÏß era il partner appropriato per garantire un processo senza intoppi e un esito positivo.
D: Che tipo di sistema di controllo accessi avevate prima di Áú»¢¶·ÔÚÏß e in che condizioni era? Quali erano le difficolt¨¤ specifiche che stavate affrontando con quel vecchio sistema?
Prima di Áú»¢¶·ÔÚÏß, avevamo due diversi sistemi di controllo accessi dello stesso produttore.Il primo era installato nelle strutture principali del campus e mentre l'altro proteggeva gli alloggi e alcuni dei nostri edifici pi¨´ recenti.
La pi¨´ grande criticit¨¤ consisteva nel fatto che quei sistemi erano proprietari, e che quindi eravamo costretti ad acquistare l'hardware di quel fornitore.Questo ci ha davvero imposto la scelta di certi prodotti e tecnologie e ha giocato a nostro sfavore nel corso degli anni, perch¨¦ quando finalmente siamo passati a una nuova soluzione di controllo accessi abbiamo dovuto cambiare anche tutto l'hardware.
D: Cambiare sistema non ¨¨ una decisione facile. Qual ¨¨ stata la ragione primaria che vi ha portato al cambiamento? E qual ¨¨ stato il fattore decisivo?
Sostanzialmente, non volevamo pi¨´ essere legati a un solo fornitore. Inoltre, i vecchi sistemi di controllo degli accessi ci consentivano poche opzioni di integrazione. Avere poche soluzioni compatibili tra cui scegliere rendeva tutto pi¨´ frustrante.
Nel corso del tempo, quel fornitore di controllo accessi non ha proposto molte innovazioni, il che ci ha limitato. Volevamo fortemente ampliare le applicazioni del nostro sistema di controllo accessi e sfruttarlo molto di pi¨´, ma non potevamo.
D: In particolare, quali sono state le ragioni principali per cui avete scelto di passare al sistema di controllo accessi Synergis? Perch¨¦ avete ritenuto che fosse la scelta migliore per la vostra organizzazione?
Uno dei fattori che pi¨´ ci hanno convinto a passare a Áú»¢¶·ÔÚÏß era che il sistema di controllo accessi Synergis non ¨¨ proprietario.Eravamo quindi liberi di scegliere l'hardware di controllo accessi Mercury basato su standard aperti e, nel peggiore dei casi, avremmo comunque potuto cambiare la piattaforma head-end senza dover sostituire nuovamente l'intero sistema.Questo ha concretamente ridotto i rischi legati a un cambiamento cos¨¬ grande e significativo.
Alcuni anni fa, eravamo passati al sistema di gestione video Omnicast all'interno di Security Center e osservando i progressi nell'industria della sicurezza fisica, abbiamo iniziato a notare che Áú»¢¶·ÔÚÏß sembrava sempre all'avanguardia.L'azienda stava innovando parecchio e avevamo la sensazione che la piattaforma unificata Security Center sarebbe stata un solido investimento per gli anni a venire.
L'unificazione ¨¨ sempre stata il mio obiettivo e ultimamente sono piuttosto contrario all'integrazione.In passato, i nostri sistemi poggiavano su layer di integrazioni, e ogni aggiornamento di un componente determinava l'interruzione di altre connessioni.Quindi non volevo tornare alla stratificazione di tanti sistemi diversi, su vari livelli e provenienti da numerosi fornitori.
D: Si tratta di un progetto impegnativo da affrontare. Come avete gestito la migrazione?Qual ¨¨ stata la vostra strategia? Si ¨¨ trattato di un passaggio progressivo o lo avete completato in blocco?
Abbiamo adottato un approccio graduale ed essenzialmente la migrazione ¨¨ avvenuta un edificio alla volta. Abbiamo impiegato quasi due anni per completare il progetto. Si tratta di poco meno di 5000 porte, in oltre 140 edifici, tutte gestite dal sistema di controllo accessi Synergis.
Anche se all'inizio sembrava un'impresa titanica, alla fine ha avuto molto successo.I nostri integratori, gli ingegneri Áú»¢¶·ÔÚÏß, i nostri project manager interni e le altre risorse del MIT, hanno tutti contribuito molto. Abbiamo mirato a tenere aggiornata la nostra comunit¨¤ sugli sviluppi e assicurarci che tutti sapessero cosa aspettarsi dal nuovo sistema di controllo degli accessi Synergis.
D: C'¨¨ stata qualche caratteristica della piattaforma Áú»¢¶·ÔÚÏß che ha facilitato la migrazione del controllo accessi?Cosa siete riusciti a ottenere che prima vi era precluso?
La natura aperta del sistema e la capacit¨¤ di operare con un database Microsoft Active Directory esistente hanno reso la decisione ancora pi¨´ facile.Abbiamo impiegato pi¨´ sistemi Áú»¢¶·ÔÚÏß Synergis Cloud Link in ciascun edificio perch¨¦ le decisioni potessero essere prese localmente. Questo ci permette non solo di scegliere i pannelli Mercury che preferiamo, ma anche di mantenere i titolari di badge e le credenziali associati all'edificio. Cos¨¬ facendo, in caso di indisponibilit¨¤ improvvisa della rete, il sistema pu¨° comunque convalidare i badge ed eseguire altre operazioni di controllo accessi.
Anche l'SDK e l'API di ci hanno offerto un grande vantaggio, permettendoci di sviluppare una dashboard personalizzata per la nostra comunit¨¤.
Al MIT abbiamo quelli che chiamiamo "gatekeeper". Sono i responsabili della gestione dell'accesso a edifici specifici. Possono eseguire il log in alla dashboard personalizzata e aggiungere o modificare i privilegi dei titolari di badge utilizzando le autorizzazioni specifiche di quell'edificio/dipartimento. Possono anche escludere persone, controllare gli allarmi e gli stati delle porte, cambiare gli orari e, quando necessario, gestire diversi componenti del sistema e le credenziali. Questo era semplicemente impossibile col nostro sistema precedente.
Abbiamo colto l'occasione per centralizzare e sincronizzare il nostro database dei titolari di badge utilizzando la funzione . Ora, appena aggiungiamo un record in Active Directory, le credenziali vengono assegnate al titolare e tutti i privilegi di accesso necessari vengono aggiornati in pochi minuti.
Quando una nuova persona arriva al MIT deve recarsi presso il nostro Atlas Center per ritirare la propria tessera identificativa.Una volta fatto, pu¨° gi¨¤ accedere agli edifici, uffici e/o laboratori di dipartimento di sua competenza.L'automazione di questa attivit¨¤ di controllo accessi ci ha consentito di snellire il lavoro e far risparmiare tempo al nostro team, offrendo simultaneamente il miglior livello di servizio alla comunit¨¤ del MIT.
Uno dei principali vantaggi finora ¨¨ emerso a fronte delle misure anti-COVID, quando abbiamo dovuto gestire gli accessi individuali in un campus enorme.Abbiamo potuto realizzare una nuova app mobile che consente ai membri della comunit¨¤ di eseguire controlli sanitari quotidiani e mettere in relazione queste azioni con le informazioni contenute nel loro badge all'interno del sistema Áú»¢¶·ÔÚÏß.Appena completato il controllo e ricevuto l'esito negativo al test COVID, viene attivato l'accesso al campus ed ¨¨ cos¨¬ possibile varcare le porte con il proprio badge.
Questo ¨¨ solo un esempio del livello di flessibilit¨¤ che adesso abbiamo in tutti i nostri edifici.
D: Qual ¨¨ la pi¨´ grande lezione che avete imparato durante questo processo? Quale consiglio condividerebbe con altre organizzazioni che stanno valutando un simile passaggio?
Continuerei a ribadire: pianificare, pianificare e ancora pianificare in anticipo. Una volta avviato un processo di migrazione, ¨¨ davvero difficile riorganizzare e ristrutturare la propria strategia, anche se un certo livello di agilit¨¤ ¨¨ sempre necessario.
Una delle criticit¨¤ incontrate ¨¨ stata la configurazione del nostro ambiente Active Directory, che non era ottimizzata per il modo in cui la piattaforma Áú»¢¶·ÔÚÏß normalmente acquisisce i dati. Quindi questo ¨¨ solo un esempio di un aspetto che probabilmente avremmo potuto pianificare un po' meglio in anticipo.Il team di Áú»¢¶·ÔÚÏß ha lavorato con noi per superare il problema.Ci sono stati alcuni intoppi, c'era da aspettarselo da un'impresa di questa portata, ma il tutto si ¨¨ svolto in modo molto regolare e il livello di funzionalit¨¤ raggiunto ¨¨ incomparabile rispetto al nostro punto di partenza.
D: Per i vostri operatori qual ¨¨ stato l'impatto sull'esperienza quotidiana del passaggio al controllo accessi Synergis?
Senza dubbio, il reparto di polizia del MIT apprezza molto il nuovo livello di funzionalit¨¤ che permette loro di osservare tutto su un unico schermo.Non devono pi¨´ dividere l'attenzione tra i vari sistemi video e di controllo accessi/allarmi, e risparmiano quindi molto tempo, ottimizzando il coordinamento nella risposta agli eventi o quando indagano su segnalazioni provenienti dal campus.
Anche i membri della nostra comunit¨¤ apprezzano molto quell'unico schermo. Come dicevo prima, la dashboard personalizzata ha offerto alla nostra comunit¨¤ un'esperienza utente intuitiva.Tutto questo ¨¨ stato possibile grazie alla migrazione dei sistemi.
Dal mio punto di vista, vedo enormi opportunit¨¤ grazie alla natura aperta e alla flessibilit¨¤ di questo sistema.Quando accedo al sito di Áú»¢¶·ÔÚÏß, noto centinaia di soluzioni e vendor compatibili e capisco che c'¨¨ uno sviluppo costante di tanti nuovi plugin.
Le possibilit¨¤ sembrano infinite. E apprezzo la mentalit¨¤ lungimirante dell'azienda nel suo insieme.Anche quando siamo interessati a sviluppare una soluzione personalizzata, il team di Áú»¢¶·ÔÚÏß ¨¨ sempre disposto a guidarci per sviluppare celermente queste nuove applicazioni.
Nel complesso, Áú»¢¶·ÔÚÏß ci appare pi¨´ come un partner commerciale che come un fornitore di soluzioni.
D: Quali sono i vostri piani futuri per il sistema di controllo accessi? Avete in programma altre migrazioni o nuove espansioni?
Abbiamo iniziato a studiare e avviare i primi progetti pilota di credenziali su dispositivi mobili.Per ora, ¨¨ stato fantastico aprire porte semplicemente avvicinando un Apple Watch, un iPhone o un dispositivo Android. Siamo entusiasti delle credenziali su dispositivi mobili perch¨¦ sappiamo che la nostra comunit¨¤ adorer¨¤ questa nuova funzione.
Altri piani includono l'aggiunta dell'autenticazione a due fattori, l'adozione di lettori biometrici in alcune strutture e l'introduzione di tecnologie di gestione delle chiavi all'interno della piattaforma Áú»¢¶·ÔÚÏß. Stiamo continuando a costruire su queste nuove fondamenta e la piattaforma Áú»¢¶·ÔÚÏß rende concretamente possibile tutto questo.
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